I consigli alimentari per ridurre gli effetti collaterali e sostenere l’organismo in caso di terapie oncologiche
In generale, per un buono stato di salute, non possiamo fare a meno di una corretta alimentazione. A maggior ragione questo aspetto diventa cruciale quando si affrontano particolari stati di salute o terapie.
Un percorso di chemioterapia, ad esempio, nonostante contribuisca notevolmente ad aumentare il tasso di sopravvivenza, mette l’organismo davanti a diversi ostacoli, come gli effetti collaterali.
Sia per mantenere sotto controllo tali effetti, sia per aumentare la risposta dei pazienti alle malattie, è necessario seguire un’alimentazione appropriata e strategica.
Cosa mangiare durante la chemioterapia?
Partiamo da un presupposto: non ci sono alimenti privilegiati o da evitare a priori, ma deve essere effettuato uno studio sul singolo caso per definire i cibi più adatti.
Un’accurata valutazione dello stato del paziente, permetterà di individuare il piano nutrizionale migliore per garantire:
- sostegno del corpo durante la malattia
- gestione degli effetti collaterali
- aiuto rispetto all’efficacia delle terapie.
Dunque solo dopo una consulenza nutrizionale personalizzata, basata su: necessità di apporto calorico, gusti e abitudini alimentari e presenza di sintomi e/o effetti collaterali, potranno essere definiti gli alimenti, le cotture e gli abbinamenti adeguati.
A questo punto, sarà importante anche lavorare sull’educazione alimentare del paziente, ed eventualmente anche dei familiari, per evitare che vengano seguite diete alternative o usati integratori che potrebbero risultare potenzialmente dannose per lo stato nutrizionale complessivo.
Dieta oncologica settimanale: fronteggiare gli effetti collaterali
Durante il periodo di cura, un aspetto da non sottovalutare è la qualità della vita del paziente. Questo elemento può incidere più di quello che si pensa anche sull’esito della terapia.
Per questa ragione è importante gestire gli effetti collaterali, anche con l’alimentazione; facciamo una piccola rassegna delle situazioni principali.
Nausea e vomito
Per limitare nausea e vomito (i più fastidiosi tra i sintomi associati alla chemioterapia), possono essere utili questi accorgimenti:
- prediligere cibi asciutti e salati, ma non speziati o grassi
- mangiare cibi freschi e non caldi o fritti
- evitare piatti con sapori e odori intensi
- scegliere cibi con molte calorie in un piccolo boccone facile da deglutire
- bere a piccolissimi sorsi durante i pasti oppure bere tra i pasti, optando anche per tisane tiepide.
Altre buone pratiche possono essere: l’abitudine a masticare lentamente, mangiare porzioni più piccole ma più di frequente, anche fino a sei, otto porzioni al giorno, ed evitare ambienti con odori troppo forti di cibo.
Infine, un consiglio prezioso è di condividere il pasto con qualcun altro, oppure ascoltare musica o guardare la propria serie preferita, così da distrarsi dalla difficoltà che il mangiare può causare in questa fase.
Diarrea e costipazione
Le cure oncologiche causano spesso degli squilibri a livello intestinale, manifestandosi anche con gli eventi opposti di diarrea e costipazione.
Nel primo caso (diarrea), il rischio più alto è quello della disidratazione eccessiva. Per questa ragione è utile assumere cibi ricchi di fibra solubile, di sodio e potassio, così da reintegrare le perdite di sali minerali. Ideali sono: albicocche, uvetta, banane, riso, fiocchi d’avena e pesce azzurro.
Al contrario , meglio evitare alimenti fritti, speziati, grassi fibre o che presentano lattosio. In generale, è preferibile non mangiare: caffè, cioccolato, cereali integrali, frutta fresca e vegetali crudi, legumi, formaggio e cibi dolci.
Nel secondo caso (stitichezza), se l’intestino è diventato pigro, può essere risvegliato con fibre, verdura e frutta con la buccia e cibi arricchiti di fermenti lattici vivi. Sono consigliati: cereali integrali, legumi, broccoli, prugne e arance.
Anche assumere più liquidi (almeno 1.5 l al giorno), preferibilmente freddi e aumentare l’attività fisica aiutano a stimolare l’attività intestinale.
Spossatezza (astenia)
Si tratta del sintomo più comune per i pazienti oncologici: la stanchezza. Per contrastare questa sensazione si è dimostrata adatta una dieta a basso indice glicemico. Dunque si raccomanda di:
- praticare esercizio fisico, anche leggero
- evitare grassi saturi e cereali raffinati
- prediligere cibi integrali o ricchi di omega3 come pesce azzurro e frutta a guscio, fibre, legumi
- non focalizzarsi sull’assunzione di dolciumi ricchi di zucchero, che, dopo la prima carica di energie, rischia di far avvertire un maggiore senso di spossatezza
- fare spuntini veloci con frutta essiccata o secca
- prediligere il tè al posto del caffè, perché la teina ha un effetto stimolante che dura più a lungo.
Infiammazioni della bocca
Le mucositi, ovvero le infiammazioni delle mucose si manifestano con lesioni accompagnate da dolore, secchezza, bruciore e infezioni. Inoltre, alcuni tipi di chemioterapia possono agire sulla riduzione della saliva, causando una fastidiosa secchezza della bocca.
In questi casi il primo passo è di evitare cibi troppo asciutti, duri e che tendono a impastare la bocca. Sono sconsigliati anche piatti salati, fritti o speziati, così come quelli caldi.
Per trovare un po’ di sollievo, invece, è possibile optare per creme e puree soffici e umide, meglio se a temperatura ambiente. L’hummus, ad esempio, è un’ottima soluzione.
Anche l’incremento di liquidi può fare la sua parte: sono consigliati 3 litri al giorno, ma si possono assumere anche cubetti di ghiaccio e ghiaccioli alla frutta da tenere in bocca per alleviare i fastidi.
A prescindere dallo specifico protocollo nutrizionale di ogni paziente, una buona strategia è quella di assumere piccole quantità di cibo con più frequenza, concentrandosi sulla masticazione lenta, e bere lontano dai pasti.
Questi semplici accorgimenti possono fare la differenza nel sostenere il paziente, alleviando i sintomi e migliorando la qualità della vita.